Margini e prospettive


Assi di legno, di ferro. Naturali, verniciati. Vecchie, nuove.  Nel mese di giugno, dopo le ultime piogge primaverili,  arrivano i furgoni a scaricare  il materiale sulla spiaggia. Al mattino il litorale è silenzioso. Calma piatta, buona per uscire a pesca.
Si lavora su scale, di chiodi e martello. Il buongiorno non arriva sempre. Qualcuno si arrabbia. Qualcuno minaccia. Non basta dichiarare che l’inquadratura è sul paesaggio e non sulle persone…lavoratori stranieri, probabilmente in nero.
Qualcuno è accogliente. Sulle sue assi di legno azzurre e bianche viavai di tutte le generazioni.  Il mio…il Lido del Greco, dice, è il più vecchio di tutti. Io ho ottanta anni e prima di me mio padre, e ancora prima mio nonno. Fiero raddrizza le spalle, il “greco”. Sullo sfondo il suo lido  viene issato come una bandiera a fasce azzurre e bianche rivolta allo specchio d’acqua oltre l’orizzonte.
La marina di Catanzaro

 

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